“La scorsa settimana si è parlato molto della questione “nomine” presso enti e aziende partecipate e ancora una volta il Sindaco Del Dotto ha preteso di indottrinare e catechizzare la sua platea, rimanendo ben distaccato dall’alto del suo pulpito e usando come scudo inattaccabile concetti come trasparenza e coerenza.” Scrive l’associazione La Rondine, che sostiene la candidatura a sindaco di Camaiore dell’ex primo cittadino Giampaolo Bertola

“Due parole che il Primo Cittadino è molto abile a usare nei discorsi, ma che poi ignora sistematicamente nei fatti; i suoi principi sono semplici: le regole e le leggi devono essere rispettate da tutti ma non da lui.”

“Se prendiamo infatti la delibera n. 68 del 27/09/2012 (che in quanto Regolamento è a tutti gli effetti una legge) voluta e approvata dall’Amministrazione Del Dotto, fulcro dell’ultimo Consiglio Comunale con cui è stata ribadita l’importanza fondamentale per il Comune di Camaiore di rispettarla, emergono violazioni palesi: all’art. 5 viene specificato che “Non possono essere nominati o designati quali rappresentanti del Comune il coniuge, gli ascendenti, i discendenti, i parenti ed affini entro il quarto grado del Sindaco, dei componenti della Giunta o dei Consiglieri Comunali.”

Peccato che il Sindaco Del Dotto abbia nominato come Presidente della Pluriservizi il cognato (e quindi affine ai sensi del codice civile) di un suo Assessore in Giunta; né il Primo Cittadino, né la sua Giunta né tantomeno il Consiglio Comunale hanno mai sollevato nessuna obiezione.

La nomina di un pensionato, inoltre, ignora anche il decreto legge “Madia”, che stabilisce il divieto di conferimento di incarichi dirigenziali a soggetti in quiescenza, in pensione.

L’articolo 7 dello stessa Delibera prevede inoltre le “Pari Opportunità”, che Del Dotto non ha rispettato per il Cda della Pluriservizi, adeguandosi solo dopo una diffida del Ministero Competente, così come sta trasgredendo nella sua stessa Giunta, in cui le quote rosa dovrebbero essere 3 e non due come sono attualmente.

E non dimentichiamo il conflitto di interessi: un Consigliere, che ha presentato insieme ad altri l’ordine del giorno sulle nomine, vota in Consiglio Comunale su decisioni riguardanti la Pluriservizi, di cui è una dipendente: questo fatto è in linea con la trasparenza millantata dall’ego del Sindaco?

Senza considerare che il componente del Consiglio di Amministrazione di Sea Ambiente nominato da Camaiore non ci sembra sia indenne dai requisiti di incompatibilità citati per altri.

Non dimentichiamoci poi che un dirigente del Comune di Camaiore, espressamente scelto e nominato dal Sindaco Del Dotto, è stato condannato in un processo di primo grado per il crollo di una palazzina a Carrara. Perché in questo caso non valgono le stesse regole che si pretende di imporre ad altri?

L’art. 11 del Regolamento comunale, infine, stabilisce l’obbligo per i nominati di una relazione scritta al Sindaco, al Presidente del Consiglio Comunale e ai Presidenti delle competenti Commissioni Consiliari sulle proprie attività, da inoltrare almeno mensilmente.

Ma quando mai questo è avvenuto? Si tratta di un elenco imbarazzante di “fuffa eterea” e di continue e ripetute trasgressioni a leggi e regolamenti da parte di quello stesso Sindaco (peraltro avvocato e quindi presumibilmente esperto in materia) e della sua maggioranza, che hanno poi la presunzione di presentarsi come moralizzatori.

Non accettiamo lezioni da chi pretende di dare indirizzi etici ed è il primo a non rispettare le leggi, disprezzandole e considerandole superflue. Siamo stufi di quella presunta superiorità morale, basata su tanta forma e burocrazia e nessuna sostanza, cavallo di battaglia ormai obsoleto per la stessa Sinistra, che il Sindaco Del Dotto vorrebbe imporre ai camaioresi.

Non si è accorto che i suoi concittadini hanno ormai capito la sostanziale incoerenza della sua azione amministrativo – politica.”

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